Un dirigente edile thailandese si arrende alla polizia dopo il crollo della torre di Bangkok causato dal terremoto

19 maggio 2025

Il personale di soccorso lavora sul sito di un edificio crollato a seguito di un forte terremoto a Bangkok, Thailandia, 29 marzo 2025. Il personale di soccorso al lavoro sul sito di un edificio crollato a seguito di un forte terremoto a Bangkok, Thailandia, 29 marzo 2025. (Immagine: REUTERS/Patipat Janthong/Foto d'archivio)

Il presidente di una delle più grandi società di sviluppo della Thailandia è tra le 15 persone che si sono consegnate alla polizia per il crollo mortale di una torre di Bangkok.

L'Ufficio di revisione contabile, parzialmente costruito, è stato l'unico edificio a crollare nella capitale thailandese durante il terremoto di magnitudo 7,7 di marzo.

Nel corso di un'operazione durata sei settimane, sono stati recuperati complessivamente 92 corpi dal luogo del crollo dell'edificio di 30 piani, mentre quattro risultano ancora dispersi.

Premchai Karnasuta, presidente di Italian Thai Development, e gli altri 14 sospettati erano affiliati a società responsabili della progettazione e della costruzione di edifici, ha dichiarato il vice commissario del Metropolitan Police Bureau, Noppasin Poonsawat. Sono stati accusati di negligenza e violazione delle normative edilizie.

Noppasin ha affermato: "Le valutazioni degli esperti hanno rivelato che il progetto architettonico non era conforme alle normative ministeriali né soddisfaceva gli standard tecnici delineati nei termini di riferimento".

Sono state riscontrate anche irregolarità nei materiali di costruzione utilizzati, tra cui calcestruzzo e acciaio di qualità inferiore, e gli investigatori hanno scoperto anche firme false in documenti tecnici.

Un'organizzazione di controllo ha segnalato, pochi giorni dopo il terremoto, la possibilità che la costruzione dell'edificio fosse stata in qualche modo corrotta. I primi test sui materiali raccolti sul sito a marzo hanno indicato la presenza di acciaio di qualità inferiore tra le macerie, secondo funzionari del Ministero dell'Industria.

I 15 sospettati sono stati condotti in tribunale per le fasi preliminari del processo e hanno negato tutte le accuse, mentre altri due sospettati si presenteranno alle autorità lunedì.

Sono ancora in corso le indagini sulle cause del crollo, uno dei più mortali del Paese.

L'Italian Thai Development ha affermato che sta collaborando con le autorità.

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