I robot volanti da costruzione completano i primi test nel mondo reale
24 aprile 2025
Una nuova ricerca condotta dall'Imperial College di Londra, con il contributo dell'Università di Bristol, ha rivelato che la robotica aerea potrebbe migliorare la sicurezza, la sostenibilità e la scalabilità nel settore edile.

Lo studio si concentra sull'uso dei droni per la deposizione di materiali a mezz'aria, un processo noto come Aerial Additive Manufacturing (Aerial AM).
L'approccio mira ad affrontare le sfide globali in ambito abitativo e infrastrutturale utilizzando robot aerei dotati di manipolatori avanzati. Si ritiene che i robot superino i limiti dei metodi di costruzione tradizionali e dei sistemi robotici terrestri.
Si ritiene che le innovazioni presentate nella ricerca migliorino la produttività e la sostenibilità ambientale, consentendo al contempo l'accesso ad altezze elevate, aree difficili da raggiungere o luoghi pericolosi, il tutto riducendo al minimo gli sprechi e il consumo di energia.
A differenza delle tecniche di costruzione convenzionali e dei sistemi robotici terrestri, i robot aerei operano in un ambito di lavoro senza restrizioni. Questa capacità consente loro di costruire ad altitudini maggiori e su terreni difficili, altrimenti inaccessibili.
Il Dott. Basaran Bahadir Kocer, coautore della Facoltà di Ingegneria Civile, Aerospaziale e del Design dell'Università di Bristol, ha dichiarato: "Nonostante i promettenti progressi, l'impiego di robot aerei per la costruzione autonoma su larga scala è ancora agli inizi. Tra i principali ostacoli figurano la durabilità dei materiali, i sistemi di localizzazione per ambienti esterni e il coordinamento tra più unità aeree.
Affrontare queste sfide è essenziale per sfruttare appieno il potenziale della fabbricazione additiva aerea nelle applicazioni reali. Tuttavia, le prime dimostrazioni di Ariel AM hanno già messo in luce capacità come la rapida riparazione on-demand e le tecniche di assemblaggio modulare, aprendo la strada a una più ampia adozione in tutti i settori.
La nuova tecnologia è attualmente in fase di test presso il DroneHub, con sede in Svizzera presso l'EMPA (Laboratorio federale svizzero dei materiali, della scienza e della tecnologia), che fornisce una piattaforma sulla quale, per la prima volta, è possibile testare macchine edili volanti al di fuori del laboratorio.
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